Arresto cardiaco durante corsa campestre, 12 enne in rianimazione

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Momenti drammatici e di paura per un ragazzo di 12 anni colpito da un arresto cardiaco mentre stava disputando la sua gara. Il fatto è avvenuto ieri domenica 23 gennaio 2022 durante la corsa campestre di Vittorio Veneto, nel Trevigiano.

La notizia è riportata dall’Ansa e fortunatamente l’epilogo non si è trasformato in tragedia grazie all’intervento tempestivo dei sanitari presenti nelle ambulanze sul posto. Il ragazzo è stato trasportato all’ospedale con l’elisoccorso e ricoverato in terapia intensiva.

Cos’è l’arresto cardiaco?

L’arresto cardiaco è una condizione clinica d’emergenza. Si manifesta con un’improvvisa interruzione dell’attività cardiaca, perdita di coscienza, e delle capacità respiratorie.

Le cause di un arresto cardiaco sono da ricondursi ad un’aritmia che interrompe il normale funzionamento del cuore. Molti lo confondono con l’attacco di cuore (o infarto), ma in realtà sono cose distinte e originate da cause diverse. L’infarto infatti è dovuto ad un blocco dell’afflusso di sangue diretto al miocardio.

Statisticamente i dati rilevano che l’arresto cardiaco ha un’incidenza di 1 caso ogni 1000 abitanti, con maggior prevalenza negli uomini dopo la mezza età, e con un tasso di mortalità del 98% in assenza di trattamento terapeutico immediato.

Sono sufficienti infatti meno di 10 minuti per giungere al decesso della persona. Il primo organo a danneggiarsi in maniera permanente è il cervello, proprio per il fatto che non riceve sufficiente afflusso di sangue ossigenato.

Generalmente, salvo rari casi,  non ci sono avvisaglie o sintomi importanti che possono far prevedere il sopraggiungere di un arresto cardiaco. Di solito infatti arriva come un fulmine a ciel sereno e le possibilità di uscirne vivi sono purtroppo ben poche.

Inoltre occorre considerare che l’arresto cardiaco può manifestarsi anche mentre si è alla guida o mentre si svolgono attività lavorative impegnative e la perdita di coscienza può causare ulteriori situazioni di pericolo anche nei confronti di altre persone.

Cosa fare in caso di arresto cardiaco.

La primissima cosa è quella di constatare che il soggetto sia effettivamente in arresto cardiaco, verificando l’assenza di polso centrale (carotideo o femorale), e dell’attività respiratoria. Accertato ciò, è necessario contattare immediatamente i soccorsi chiamando il numero d’emergenza 118. Durante l’attesa dell’ambulanza e in assenza di un defibrillatore e di persona abilitata e addestrata all’utilizzo, va effettuata la Rianimazione Cardiopolmonare che è una sequenza alternata di compressioni toraciche e respirazioni bocca a bocca.

A puro titolo informativo, per effettuare la rianimazione cardiopolmonare su un soggetto adulto, si posizionano le mani al centro del torace della vittima e, con il palmo della propria mano, si applica una pressione verso il basso (5-6 cm). Dopo 30 compressioni del torace (ad un ritmo di 100-120 al minuto) si effettuano 2 insufflazioni d’aria con un’espirazione costante della durata di un secondo ciascuna, tappando il naso della vittima e posizionando la propria bocca sulla sua. Va anche detto che in genere si sconsiglia di effettuare la respirazione bocca a bocca senza l’apposita mascherina, su soggetti sconosciuti di cui si ignori la presenza di malattie infettive. Questa procedura ciclica di 30 compressioni e 2 insufflazioni, infine, va continuata fino all’arrivo dei soccorsi.

Come prevenire l’arresto cardiaco?

Per prevenire questo tipo di situazioni, oltre a condurre uno stile di vita sano, (curando quindi gli aspetti alimentari, dell’attività fisica, ed eliminando il fumo), è di fondamentale importanza effettuare il monitoraggio periodico attraverso l’ECG, che consente di identificare la presenza di eventuali aritmie, ovverosia le alterazioni del ritmo cardiaco.

Questo tipo di monitoraggio inoltre, semplice, veloce, e non invasivo, consente anche di prevenire efficacemente infarti ed ischemie, ma anche di rilevare alterazioni e disturbi fisici delle cavità cardiache (congeniti o acquisiti) come valvulopatie,  cardiomiopatie dilatative, ipertrofie ventricolari, ecc…

Si tratta in estrema sintesi di un’attività che nella sua semplicità può davvero salvarti la vita o evitarti serie complicazioni di salute.

Il Sistema di prevenzione proposto da Telemedicina Preventiva ti consente di effettuare a casa tua e in totale autonomia la rilevazione elettrocardiografica (e non solo), e di immagazzinare automaticamente il tracciato all’interno della tua area riservata nel portale “LaTuaClinicaDigitale” così da farne monitorare l’esito al medico della centrale operativa. Il Sistema Telemedicina Preventiva è ingegnerizzato per prevedere tutta una serie di altre attività di controllo e servizi avanzati.

E’ anche il modo più efficace per pensare alla tua salute e per proteggerla adeguatamente nel lungo periodo. Spesso infatti pensiamo inconsciamente che le cose negative capitino sempre agli altri. Siamo tutti fatti così… solo che questo non è solo un atteggiamento inconscio, ma è anche e soprattutto incosciente nei confronti di sè stessi. Quando ce ne accorgiamo spesso è anche ormai troppo tardi. Allora forse è meglio pensarci per tempo e adoperarsi per migliorare la propria qualità di vita ed il proprio benessere.

 

 

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